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FOTOGRAFIA PER E-COMMERCE O VIDEO

DUE PICCIONI CON UNA FAVA

Un approccio di ottimizzazione che voglio condividere qui con voi
Sempre più spesso vengo contattato con la richiesta di realizzare fotografie e video per e-commerce non solo da utilizzare all’interno di grandi colossi come Amazon ma, ultimamente, anche in singole attività che intraprendono la via della vendita online tramite la realizzazione di siti web personali. La domanda più frequente è se realizzare entrambe fotografie e video. Il mio suggerimento è ovviamente condizionato dal budget a disposizione ma tendenzialmente propendo ad utilizzare un approccio di ottimizzazione che voglio condividere qui con voi. La realizzazione di un video per e-commerce se affrontata a livello professionale comporta tecniche di illuminazione e ripresa pari a quelle fotografiche, questo significa – passatemi la semplificazione – poter prendere “due piccioni con una fava”.

Una ripresa video di prodotto impostata in dual-framing

Se si decide di affrontare una giusta spesa per realizzare un video e-commerce davvero professionale
Se si decide di affrontare una giusta spesa per realizzare un video e-commerce davvero professionale, ci si ritroverà ad avere nello stesso tempo anche le immagini fotografiche necessarie estrapolandole in fase di post produzione. È ovviamente un approccio che va impostato a monte utilizzando attrezzature professionali. Per essere chiari, tentare di estrapolare immagini da un video già realizzato “normalmente” restituirà sicuramente una qualità di fotografie non all’altezza.

Ed ecco le immagini foto e video ad alta qualità

Ritratto fotografico di Max Biaggi – Studio Beltramo
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L’INFLUENZA DELLA FOTOGRAFIA

UNA STORIA DI AMICIZIA

È così che, sempre sotto braccio alla fotografia, Giorgio si avvicina alla “comunicazione” ed apre la propria agenzia di pubblicità
Quando parliamo di fotografia, siamo spesso – a ragione – focalizzati sugli aspetti più o meno tecnici, creativi, di impatto sociale, che questo meraviglioso mezzo lambisce con i suoi molteplici aspetti. Voglio invece raccontarvi dell’influenza che il gesto ed il pensiero fotografico hanno sulle altre professioni, in particolare al mestiere di architetto. Giorgio Bianco si è laureato alla Facoltà di Architettura di Torino nel 1967 e da allora la sua professione ha sempre convissuto in sinergia con la sua profonda passione fotografica alimentandone inaspettati punti di vista. È così che, sempre sotto braccio alla fotografia, Giorgio si avvicina alla “comunicazione” ed apre la propria agenzia di pubblicità nel 1980 iniziando una carriera di successo lavorando tra l’altro per Aziende sportive come Fila, Cerruti 1881, Asics e Tamigi.
Ritratto fotografico di Max Biaggi – Studio Beltramo

Come si utilizza un Art Director per impostare l’inquadratura! Giorgio e Max Biaggi

Giorgio è capace di un salto mortale rarissimo negli animi creativi: non giudicare pur avendo un giudizio ben preciso.

Noi collaboriamo da 37 anni. A Giorgio Bianco non devo solamente la totalità delle mie competenze in ambito di comunicazione pubblicitaria, ma molto altro. Più di tutto è il suo atteggiamento che ancora oggi – dopo oltre 30 anni di sodalizio – mi stupisce, stimola e rassicura. Che sia un prodotto da promuovere, una tela bianca da iniziare, uno spazio da progettare, un soggetto da fotografare o un consiglio da dare, Giorgio è capace di un salto mortale rarissimo negli animi creativi: non giudicare pur avendo un giudizio ben preciso. È così che le sue campagne pubblicitarie, i quadri, le progettazioni, le sue fotografie, la sua amicizia, sono sorprendenti. Libere da ogni vincolo; come quel suonatore di blues all’angolo della strada.

Ritratto fotografico di Marco Pantani – Studio Beltramo

Ancora una mia campagna ASICS. Qui Giorgio con il grande Marco Pantani

Giorgio Bianco

Giorgio Bianco, amico, mentore, fotografo e architetto, appassionato di pittura. Dopo importanti riconoscimenti tra i quali il Premio Nikon 1974 non ha mai interrotto la sua ricerca personale. Apre la propria agenzia di pubblicità nel 1980 lavorando tra l’altro per Aziende sportive come Fila, Cerruti 1881, Asics e Tamigi.

Puoi acquistare le opere di Giorgio Bianco nella sezione dedicata del mio online shop!

ritratto-controluce
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SFATIAMO UN MITO

SFATIAMO UN MITO

“Mettiti con il sole alle spalle, così viene meglio”
Quante volte ho sentito dire: “Mettiti con il sole alle spalle, così viene meglio”. Eppure, nella fotografia di ritratti, è spesso vero il contrario. Per ottenere un ritratto per LinkedIn, o un ritratto aziendale davvero interessante, posiziono il soggetto contro il sole. Proprio così: luce diretta, ma gestita con attenzione, magari schermata, morbida, costruita.

Usiamo la mano per "bandierare" la luce sull'obiettivo.

La direzione della luce è ciò che trasforma un volto in un racconto.
Il risultato? Un ritratto per social con profondità, atmosfera, tridimensionalità. Lo sfondo si avvolge di luce e il volto, se illuminato correttamente, acquista carattere. La direzione della luce è ciò che trasforma un volto in un racconto. Quindi ecco svelato un piccolo segreto: mettete i vostri soggetti contro il sole e usate l’opzione “blocca esposizione” presente sia nell’iPhone che nell’Android e schiarite molto la fotografia; quello che vedrete vi sorprenderà!

Un pieno controluce al tramonto restituisce risultati molto morbidi.

Stampa in camera oscura – Studio Beltramo
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ANALOGICA O DIGITALE

IL PROFUMO DELLO SVILUPPO

l’attesa dello sviluppo, la sorpresa dell’immagine che emerge lentamente…
Nel mio lavoro uso entrambi i mondi, ma ogni volta che sviluppo delle pellicole in camera oscura, torno a respirare un tempo diverso. Il settaggio manuale della macchina fotografica, l’attesa dello sviluppo, la sorpresa dell’immagine che emerge lentamente… tutto questo ha un valore che la fotografia digitale, per quanto potente e flessibile, non può riprodurre.
Stampa in camera oscura – Studio Beltramo

Qui sto per estrarre la stampa dall'ultimo bagno di fissaggio.

quel senso di irripetibilità, è qualcosa che ancora oggi mi emoziona
Certo, oggi con la stampa fine art a pigmenti di carbone possiamo ottenere risultati tecnici incredibili. Ma l’unicità e la materia che porta con sé ogni scatto analogico, quel senso di irripetibilità, è qualcosa che ancora oggi mi emoziona. La fotografia digitale è il mio presente operativo, ma l’analogico resta la mia radice.
Stampa analogica – Studio Beltramo

Mentre carico un negativo nel fantastico ingranditore Durst 605 Color.

Video shooting – Studio Beltramo
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VIDEO O FOTOGRAFIE

MEGLIO VIDEO O FOTOGRAFIA

Basta un buon settaggio video, qualche accorgimento sulla luce e un minimo di montaggio

Da un po’ di tempo tengo d’occhio i numeri: visualizzazioni, interazioni, condivisioni. E ogni volta che pubblico un video  noto un’impennata nei risultati. È inevitabile: la realizzazione video per social ha oggi un impatto forte che, se affiancato a fotografie professionali, raggiunge risultati di alto profilo. Certo non bisogna tralasciare la parte di sceneggiatura, sempre determinante nel comandare un workflow senza intoppi, o quasi 🙂  Insomma, raccontare una storia è sempre vincente.

Video shooting – Studio Beltramo
È come se il nostro occhio si sentisse obbligato a restare lì un secondo in più.

Che si tratti di un video per un hotel, un contenuto industriale o un breve spot per un e-commerce, il movimento cattura l’attenzione. È come se il nostro occhio si sentisse obbligato a restare lì un secondo in più. E quel secondo fa tutta la differenza nel traffico social!

Grafico tendenze, statistiche e strategie per le imprese.

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UN POST VINTAGE

LA MITICA KODAK INSTAMATIC

papà mi regalò la mia prima macchina fotografica, una Kodak instamatic 100
Era l’estate del 1975. Nel cortile di casa, una piccola roulotte già agganciata alla nostra FIAT Campagnola. l’Umbria sarebbe stata la meta quell’anno. È stato allora che, un attimo prima di partire, papà mi regalò la mia prima macchina fotografica, una Kodak instamatic 100 che utilizzava la famosa pellicola 126 a “cassetta” . Nella sua custodia di pelle nera, dovetti attendere quegli interminabili secondi a far scorrere tutta la vistosa lampo cromata. Ed eccola lì, splendida, scintillante, mia.

Ecco la roulotte nel 1975

Così in un freddo inverno milanese, mi venne in mente di riprendere la mia gloriosa Kodak

Trent’anni dopo quella mattina, un cliente mi contatta con la richiesta di uno shooting stile vintage per il suo brand di abbigliamento; lo scopo era quello di creare dei post e reel sui loro profili social. Così mi venne in mente di riprendere la mia gloriosa Kodak per un vero risultato vintage. Fu allora che, con stupore, scoprii che esistevano ancora le pellicole “cassetta” 126! Autore del miracolo, lei la mitica Ferrania. Ebbene si, Ferrania ha prodotto le pellicole 126 Instamatic dal 2000 fino al 2007 ed oggi come si dice: le hanno fatto un monumento!

La statua commemorativa Ferrania P30 a Cairo Montenotte